Malattia renale cronica e rischio di malattia cardiovascolare maggiore e mortalità non-vascolare
Uno studio di coorte prospettico ha quantificato le associazioni tra lo stadio della malattia renale cronica e la malattia cardiovascolare maggiore e la mortalità non-vascolare nella popolazione adulta generale.
Sono state coinvolte 16.958 persone di età compresa tra 33 e 81 anni senza malattia vascolare manifesta e per le quali erano disponibili informazioni sullo stadio della malattia renale cronica ( definito in base a stima della velocità di filtrazione glomerulare e proteine urinarie ) all'ingresso nello studio.
Le principali misure di esito erano l'hazard ratio ( HR ) per il tempo agli esiti di coronaropatia maggiore e la mortalità.
All'arruolamento, 1210 ( 7% ) partecipanti soffrivano di malattia renale cronica.
Nel corso di un follow-up mediano di 24 anni, sono stati registrati 4010 esiti di malattia coronarica, 559 decessi per ictus e 3875 decessi per cause non-vascolari.
Rispetto al gruppo di riferimento ( velocità di filtrazione glomerulare stimata 75-89 ml/min/1.73 m2 e assenza di proteinuria ), le persone con funzione renale più bassa all'interno dell'intervallo normale di velocità di filtrazione glomerulare non hanno mostrato un rischio significativamente superiore di malattia coronarica.
Di contro, nei 1210 ( 7% ) partecipanti con malattia renale cronica all'ingresso nello studio, l'hazard ratio per la coronaropatia, aggiustato per diversi fattori di rischio cardiovascolare convenzionali, è stato pari a 1.55 per lo stadio 1, 1.72 per lo stadio 2, 1.39 per lo stadio 3a, 1.90 per lo stadio 3b e 4.29 per lo stadio 4.
L'informazione relativa a malattia renale cronica ha aumentato la discriminazione e gli indici di riclassificazione per la malattia coronarica quando sono stati aggiunti ai fattori di rischio convenzionali ( P inferiore a 0.01 ).
L'incremento correlato a malattia renale cronica è risultato più basso di quello correlato a diabete mellito o abitudine al fumo e gli hazard ratio con malattia renale cronica sono stati 0.97 per la mortalità oncologica e 1.26 per altre mortalità non-vascolari.
In conclusione, nelle persone senza malattia vascolare manifesta, anche gli stadi precoci di malattia renale cronica sono risultati associati a un eccesso di rischio di successiva coronaropatia.
La valutazione di malattia renale cronica in aggiunta a quella dei fattori di rischio convenzionali ha migliorato leggermente la predizione del rischio di coronaropatia in questa popolazione.
Sono necessari ulteriori studi per valutare le associazioni tra malattia renale cronica e mortalità non-vascolare correlata a cause diverse dal cancro. ( Xagena2010 )
Di Angelantonio E et al, BMJ 2010; 341: c4986
Nefro2010 Cardio2010
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